Ho voluto confrontare l'uso di tre termini: "Rotameter", Yokogawa, una delle maggiori aziende costruttrici di Rotametri, e "Flowmeter", in rappresentanza dell'insieme di strumenti a cui appartiene il Rotametro. Il risultato che salta subito agli occhi è la netta differenza che esiste tra flowmeter e rotameter, indice del fatto che il nostro oggetto sia sicuramente più di nicchia rispetto all'intera gamma. Rotameter e Yokogawa, invece, più o meno sono attualmente allo stesso livello, anche se l'azienda ha avuto una crescita più recente come si nota del picco rosso posizionato intorno agli anni 90. Sia Rotameter che Flowmeter trovano, invece, il picco diversi anni prima.
venerdì 27 novembre 2020
#STEP24 - Le parola della storia
#STEP23 - La Normativa
Tra le varie normative esistenti ho deciso di presentare la VDI/VDE, citata dalla Yokogawa come normativa standard per definire l'accuratezza dei loro rotametri. La normativa si occupa della definizione di misurazioni dimensionali e possiede diverse varianti. Quella scelta dalla Yokogawa è la VDI/VDE 3513, usata molto in ambito idraulico.
Completa Overview del rotametro Yokogawa.
#STEP22 - Manuale d'uso
Un breve manuale d'uso che spieghi come utilizzare lo strumento è il seguente:
- Porre lo strumento in posizione verticale lungo il flusso del fluido;
- Nel caso fosse posizionato lungo una tubazione, assicurarsi che sia fissato in maniera accurata, per evitare fuoriuscite di liquido o gas ad alta pressione;
- Aspettare che il galleggiante entri nella sua posizione di equilibrio;
- Leggere sulla scala graduata, pannello o display la misura registrata dallo strumento;
- Monitorare costantemente la misurazione.
mercoledì 25 novembre 2020
STEP#21 - Il Fumetto
lunedì 23 novembre 2020
STEP#20- Il marchio
Tra i vari produttori di flussimetri e rotametri spicca sicuramente il brand "HydraCheck". Eccellenza americana, ha un nome fortemente esplicativo, in quando formato chiaramente dall'unione delle parole "Hydra" , che in greco antico significa "serpente d'acqua" e richiamo certamente il fluido, e "Check", in italiano "Controllo".
L'azienda si occupa, infatti, della realizzazione di strumenti per il controllo idraulico e il monitoraggio del comportamento dei fluidi. Tra i protagonisti di questa specie di oggetti, c'è sicuramente il rotametro.
mercoledì 18 novembre 2020
#STEP19 - Abecedario
a come Aachen
b come borosilicato, tipo di vetro usato per il tubo
c come conoide, forma del tubo
d come dinamica dei fluidi
e come equilibrio, quello del fluido misurato
f come flussimetro
g come galleggiante
h come H2O, composizione chimica dell'acqua
i come induzione, magnetica in questo caso
l come liquido
m come misuratore
n come numerico
o come orifizio tarato, uno dei fratelli del rotametro
p come portata
q come quadrante, nelle versioni più moderne
r come relais Reed, caratteristica dei rotametri moderni
s come sezione circolare
t come tubo graduato
u come unità di misura
v come vetro
z come Z-400 uno dei modelli più diffusi
martedì 17 novembre 2020
#STEP18-Il francobollo
lunedì 16 novembre 2020
#STEP17- I brevetti
Quest'ultimo brevetto che ho scelto raffigura una versione più moderna dello strumento risalente al 1995, in quanto utilizza tecnologie elettroniche e di misurazione ottica. L'inventore di questo modello è James Doolittle.
Brevetti presi da Google Patents
domenica 8 novembre 2020
#STEP16 - Vista Esplosa
Una vista esplosa ci concede la possibilità di analizzare attentamente l'anatomia interna dello strumento, permettendoci di capirne a pieno il funzionamento.
Sotto porto uno schizzo dello strumento che ne rappresenta precisamente le parti interne, nei minimi particolari.
#STEP15 - I numeri del rotametro
Alcuni dei "numeri magici" del rotametro sono:
1908: anno di invenzione dello strumento.
22187892218789: numero di brevetto statunitense del rotametro di Albert Fischer, uno dei modelli più
importanti e utilizzati.
4: modelli presentati dalla Yocogawa, uno dei maggiori produttori dello strumento.
9.81: metri su secondi al quadrato, valore della costante gravitazionale, grande protagonista fisico del funzionamento del rotametro.
1.6: percentuale di accuratezza media dello strumento.
STEP14- La Tassonomia
#STEP13 - La pubblicità
#STEP12- Il rotametro nella televisione
#STEP11- I costruttori del Rotametro nella storia
Come raccontato nello step sugli Inventori, la paternità del primo rotametro ricade su Karl Keuppers, ma il primo a metterne in vendita un esemplare fu Felix Meyer. Meyer era un industriale tedesco, grande investitore nell'ambito dell'innovazione e fondatore nel 1909 a Aanchen della Duetsche Rotawerke, prima azienda a mettere in commercio un flussimetro ad area variabile.
Con il passare degli anni l'invenzione del rotametro ha cominciato ad attirare l'attenzione di numerose imprese, in particolare di quelle inglesi. La paternità della versione anglossassone del rotametro ricade sulla GEC Elliot che lo ha prodotto fino agli anni 70 nell'area manifatturiera di Croydon, sotto la divisione aziendale chiamata Rotameter Inc.
Le operazioni manifatturiere riguardanti la produzione dello strumento si sono poi spostate a Crawley, dove la proprietà degli stabilimenti è cambiata numerosa volte negli ultimi decenni. Ovviamente, anche altre aziende hanno cominciato a produrre rotametri con tecnologie sempre più innovative e all'avanguardia.
Ad oggi il brevetto dello strumento è di proprietà della Yokogawa Electric Corporation, leader giapponese nell'ambito delle "Measurement solutions".
#Step10 - I libri
Articolo di Rivista Scientifica: J. H. Awbery, Ezer Griffith, A ball and a tube flowmeter suitable for pressure circuits, Proceedings of the Physical Society, 11 febbraio 1927.
Articolo di ricerca scientifica: Donald E. Gregg, R. E. Shipley, R. W. Eckstein, Measurement of Mean Blood Flow in Arteries and Veins by Means of the Rotameter, 1 febbraio 1942.
Articolo di ricerca scientifica: H. Dijstelbergen, Rotameters and Turbine Flowmeters in Pulsating Flow Measurement, 1 dicembre 1970.
Articolo di Report Scientifico: F. Durst, Bruce M. Howe, Investigation of Flow in a Rotameter, luglio 1992.
lunedì 2 novembre 2020
#STEP09 - Gli inventori del rotametro
La storia dei flussimetri ad area variabile comincia nel 1908, quando Karl Kueppers sviluppò un primo prototipo di questo genere di strumento e lo brevettò in Germania; il brevetto era il numero 215225. Kueppers era un ingegnere e non vide, in un primo momento, il potenziale economico che aveva la sua invenzione, potenziale che andava sicuramente oltre l'uso di studio scientifico.
Felix Meyer, tuttavia, fu il primo a capire la valenza commerciale dell'oggetto che Kueppers aveva creato e nel 1909 fondò l'azienda Deutsche Rotawerke che mise in commercio il primo flussimetro, attirando immediatamente l'attenzione delle aziende britanniche.
Negli anni successivi Kueppers continuò a rifinire lo strumento, aggiungendo, per esempio, il vetro tra i materiali che lo componevano, ma con l'avvento della Grande Guerra lo sviluppo del misuratore subì un ovvio rallentamento.
Pochi anni prima dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale, l'azienda britannica GEC Elliot presentò una particolare versione di Flussimetro a AV e lo mise in vendita con il nome di Rotametro.
Fonte: https://flowmetrics.com/the-history-of-variable-area-flow-meters/
#STEP8 - I materiali del rotametro
Nella sua versione originale il Rotametro è costituito da materiali molto semplici e facilmente reperibili.
Il tubo graduato è tipicamente di vetro. Infatti, è necessario un materiale trasparente che permetta di verificare il livello raggiunto dal galleggiante e dal fluido, ma che sia allo stesso tempo abbastanza resistente alla pressione e alle alte temperature.
Il galleggiante, invece, è tipicamente realizzato in materiale metallico: è importante che la sua densità sia superiore rispetto a quella del liquido, per le ragioni spiegate nel post sul principio fisico(link).
I rotametri moderni, tuttavia, sfruttano i principi della fisica moderna per garantire misure più precise e effettuate a distanza, usando allo stesso tempo materiali più resistenti. Per esempio si utilizzano galleggianti di materiale magnetico e tubi diamagnetici. Questi sfruttano il principio dell'induzione magnetica e possono trasmettere la misurazione effettuata attraverso particolari indicatori esterni. In questo modo si possono gestire misurazioni su fluidi molto caldi, pericolosi o corrosivi, senza alcun pericolo, essendo il metallo molto più resistente del vetro.
Fonte: http://italian.seawaterroplant.com/sale-7597157-food-and-beverage-variable-area-flow-meter-magnetic-flowmeters-with-ptfe-lining.html
#STEP28 - La sintesi finale
Il Rotametro [Step 2] è il protagonista non solo del nostro racconto, ma anche dell'intero ramo della famiglia dei misuratori i porta...
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Il rotametro è uno strumento di semplice funzionamento ed è costituito da sole due componenti (1) : Il tubo: solitamente di vetro e traspar...
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Il rotametro è uno strumento di una semplicità disarmante ma che si basa su studi e nozioni fisiche relativamente recenti e che ci vengono ...
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