Il Rotametro [Step 2] è il protagonista non solo del nostro racconto, ma anche dell'intero ramo della famiglia dei misuratori i portata dei fluidi [Step 14], strumenti cardine nell'ambito della meccanica dei fluidi [Step 4]. Nel concreto, un rotametro è un "Apparecchio per misurare la portata di un fluido in movimento", citando la sua definizione [Step 1], sfruttando principi fisici della fluidodinamica [Step 5], come la legge di Archimede e la spinta idrodinamica di trascinamento. L'arnese nella sua forma più essenziale è composta da due parti fondamentali [Step 3] il galleggiante e il Tubo di vetro, come possiamo vedere in una sua vista esplosa [step 16].
Il 1908 è uno dei numeri chiave [Step 15] della storia dello strumento, rappresenta infatti l'anno della sua ideazione. Karl Kueppers [Step 9] registra in Germania il primo di centinaia di brevetti [Step 17] riguardanti il rotametro. Un anno dopo l'imprenditore Felix Meyer ne capisce la valenza commerciale e fonda una storica sede di produzione ad Aquisgrana, città modesta e talmente piccola da stare tutta all'interno di un francobollo [Step 18] ma grande di fama e ricca di storia. Da qui ha inizio la storia del nostro personaggio principale, una storia fatta da continue innovazioni tecnologiche, nuovi marchi [Step 20] e costruttori [Step 11].
Tra i brand più conosciuti spicca sicuramente Yokogawa, uno dei leader del mercato giapponese in materia di impiantistica e di strumenti per professionisti. Non è, infatti, da nascondere che il rotametro sia un arnese per lo più sconosciuto ai più: un comune utilizzatore avrebbe sicuramente bisogno di un manuale d'uso [step 22]. Questo non toglie che sia di fondamentale importanza per un pubblico più esperto, sempre alla ricerca di una versione migliorata e più precisa dell'oggetto, che non sfigura sulla copertina di riviste specializzata [step 21] o tra le sue pagine in forma pubblicitaria [step 13].
Le necessità risolte da uno strumento come il rotametro sono di natura primordiale, "vecchie come l'uomo". L'acqua e la sua gestione sono sempre andate di pari passo con l'evoluzione della nostra specie che ha sempre avuto la necessità di domare fiumi, laghi e mari, cercando di portare la loro potenza distruttiva a proprio vantaggio, come racconta il mito cinese di Yu il grande [Step 7]. Nell'antichità il problema della misurazione della portata dei fiumi veniva risolto con uno strumento che prendeva il nome di "Galleggiante" [Approfondimento], un arnese di scarsa accuratezza ma semplicissimo utilizzo. Il rotametro porta numerosi vantaggi rispetto al suo predecessore, sia dal punto di vista dell'accuratezza che da quello di resistenza a fenomeni chimici [Step 26].
Negli anni il nostro arnese ha subito modifiche e perfezionamenti, si è integrato alle innovazioni tecnologiche e alle normative sempre più specifiche [Step 23] proposte durante il Secolo Breve, periodo nel quale si è sempre ritagliato un posto tra i protagonisti della storia degli strumenti scientifici [Step 24].
In questo lavoro si è cercato di approfondire nel miglior modo possibile tutti questi concetti, cercando di riassumerne i più importanti in una mappa concettuale [Step 27]. Una panoramica dalla A alla Z ( e non per modo di dire! [Step 19] ) di un protagonista insospettabile che, di sicuro, non ha deluso le aspettative. Ma si sa che dalle piccole cose nascono cose grandi.
"Sic parvis magna"
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